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martedì 30 aprile 2019

Troverà la fede sulla terra?


Pubblichiamo il numero di Maggio 2019
di "Radicati nella fede"

TROVERA' LA FEDE SULLA TERRA?



TROVERA' LA FEDE SULLA TERRA?
Editoriale di "Radicati nella fede" - Anno XII n° 5 - Maggio 2019

 “Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà la fede sulla terra?”: è questa la domanda che, espressa da Nostro Signore Gesù Cristo, torna continuamente nella nostra mente nei giorni che ci è chiesto di vivere.

 Forse tutti i cristiani, di tutte le generazioni cristiane, l'hanno udita riecheggiare dentro, nella costante e implacabile lotta della vita. Certo, tutte le anime seriamente impegnate, preoccupate di conservare la fede difronte al mondo, hanno sentito risuonare quelle terribili e solenni parole... “troverà la fede sulla terra?”.
 Come però negare che oggi l'eco dell'interrogativo di Cristo ci raggiunge con una drammaticità che toglie il respiro?

  Ma c'è una cosa che fa ancora più tremare ed è che questa domanda diventa forte come un rombo di tuono non difronte al mondo, già da troppo tempo perso in uno stanco e reiterato laicismo, ma difronte alla Chiesa che, nel suo insieme, sembra aver smarrito la strada della fede autentica.

 E se il Signore si riferisse proprio alla sua Chiesa quando parlava di “terra”? Eh sì, perché affinché la terra degli uomini faccia ritrovare la fede a Cristo che torna, occorre che questa fede la Chiesa l'abbia custodita e, così custodita, comunicata.

 Ma quale fede?
 Quale fede dovrà trovare Cristo che torna?

 Certamente non una vaga religiosità, quella c'era già senza Cristo e ci sarà sempre.

 Non cercherà, il Signore, una vaga religiosità naturale, a cui magari affrettatamente qualche ecclesiastico avrà aggiunto un altrettanto affrettato “timbro” cristiano.
 Non una vaga religiosità naturale, la fede in un Dio generico che, come uscita di sicurezza, deve pur esserci per l'uomo che, consumata la vita su questa terra, si ritrova senza più niente in mano.

 No, non è questa la fede.

 La fede di Cristo, quella che lui cerca, è la fede nella vita soprannaturale che Lui è venuto a portare nel mondo; quella vita per cui lui è morto in Croce.
 È la fede nella vita di Grazia, quella comunicata dai sacramenti, tutti e sette, e custodita dai comandamenti, tutti e dieci.

 Gesù è venuto per elevare la nostra vita, per portarla in Dio unica nostra pace, e perché questa elevazione sia reale, si produca sul serio, chiede la rinuncia a se stessi, che inizia dalla rinuncia al peccato.

 Nella notte di Pasqua, nel cuore della Veglia, la Chiesa ci ha chiesto di ripetere le promesse del battesimo: Rinunciate a Satana e a tutte le sue opere?... Credete in Dio...?

 La fede, quella che dà davvero la vita eterna, produce una operazione reale nella vita, di rinuncia a sé e di consegna a Dio. La fede naturale, invece, non chiede niente e non produce niente.

 Il battesimo con le sue promesse ha aperto per noi, dono inaudito, la vita di Dio.
 “Quando Cristo tornerà” troverà questa fede sulla terra?

 Molta Chiesa Cattolica sembra averla già abbandonata nell'illusione di essere più facilmente accettata nella società praticamente atea di oggi.

 Certo, questa chiesa dalla fede “ridotta” non sarà mai la Chiesa Cattolica, ma la abita da dentro occupandola abbondantemente.

 E questa chiesa dalla fede “ridotta” ha da tempo il suo clero: un clero muto, che non chiama alla conversione perché in fondo, per lui, il peccato è solo un modo per dire la fatica del vivere.

 Questa chiesa dalla fede “ridotta” ha da tempo il suo clero che è pronto a benedire tutto, pur di sedersi nel salotto buono della società.
 Sì, perché nel vuoto della fede resta, per sentirsi ancora vivi, solo una cosa: esserci ancora in tutte le iniziative; e in nome di questo presenzialismo, non si cura la crescita di quel piccolo resto che ancora conserva la fede autentica, la fede di Cristo. Non si cura amorevolmente il piccolo resto, ma lo si scandalizza mentre si conversa nel salotto buono della società.

 Ci si illude che tutto diventi cristiano con un passaggio frettoloso in chiesa, con una benedizione a uno dei tanti “cippi” della religione civile, prendendo la parola tra un sindaco e un assessore.

 Sono illusioni e non benedizioni queste, perché non hanno, dentro, il movimento della Grazia, cioè la rinuncia a Satana e il credere in Dio.

 No, non basta davvero un passaggio in chiesa, non basta l'assistenza ad una messa affrettata e umanizzata, dove la preoccupazione è salire sul palco; non basta questa messinscena perché le cose diventino cristiane.

 Occorre che la vita degli uomini e della società lo siano davvero cristiane, cioè che portino dentro, anche come giudizio culturale, la rinuncia a Satana e l'obbedienza a Dio.

 Occorre che siano veramente cristiane, con tutti i sacramenti e tutti i comandamenti... per la gloria di Dio e la vita degli uomini.

domenica 28 aprile 2019

La Pasqua: contenuto, non cornice.


DOMENICA IN ALBIS


LA PASQUA: CONTENUTO, NON CORNICE.
Omelia di don Alberto Secci
Vocogno, Domenica 28 Aprile 2019

sabato 27 aprile 2019

I Venerdì del Mese di Maggio a Vocogno


I VENERDI' DEL MESE DI MAGGIO
Vocogno

LA SANTITA' E' MARIANA


Chiesa Parrocchiale di Vocogno
Venerdì 3 - 10 - 17 - 24 - 31 Maggio
ore 20.30

Santo Rosario - Istruzione - Benedizione Eucaristica

____________________________________
Data la loro importanza, questi serate sostituiscono gli "Incontri di Dottrina Cattolica" del mese di maggio

mercoledì 24 aprile 2019

Sacro Triduo Pasquale - I Video


SACRO TRIDUO PASQUALE
in rito tradizionale
VOCOGNO


GIOVEDI' SANTO
Messa "In Cena Domini"



VENERDI' SANTO
Solenne azione liturgica
della Passione e Morte di N. S. Gesù Cristo



SABATO SANTO
Solenne Veglia Pasquale
Prima S. Messa di Pasqua



PASQUA
Santa Messa cantata

lunedì 22 aprile 2019

La Chiesa, di buon mattino con le donne, al sepolcro.


PASQUA


LA CHIESA, DI BUON MATTINO CON LE DONNE, 
AL SEPOLCRO.
Omelia di don Alberto Secci
Vocogno, Domenica 21 Aprile 2019

domenica 21 aprile 2019

Non solo Risorto, ma Vincitore della mia morte.


VEGLIA PASQUALE


NON SOLO RISORTO, 
MA VINCITORE DELLA MIA MORTE.
Omelia di don Alberto Secci
Vocogno, Sabato 20 Aprile 2019

sabato 20 aprile 2019

Il bacio del discepolo, non quello di Giuda.


VENERDI' SANTO


IL BACIO DEL DISCEPOLO, NON QUELLO DI GIUDA.
Omelia di don Alberto Secci
Vocogno, 19 Aprile 2019

venerdì 19 aprile 2019

Il dono inestimabile della vita di grazia


GIOVEDI' SANTO


IL DONO INESTIMABILE DELLA VITA DI GRAZIA
Omelia di don Alberto Secci
Vocogno, Giovedì 18 Aprile 2019


giovedì 18 aprile 2019

lunedì 15 aprile 2019

SACRO TRIDUO PASQUALE IN RITO TRADIZIONALE A VOCOGNO


SACRO TRIDUO PASQUALE

Gli orari del Triduo Pasquale 2019
secondo la forma tradizionale del Rito Romano
nella chiesa di Vocogno


GIOVEDI' SANTO
18 Aprile 2019
ore 20.30
Santa Messa in Cena Domini

***

VENERDI' SANTO
19 Aprile 2019
ore 20.30
Liturgia della Passione

***

SABATO SANTO
20 Aprile 2019
ore 20.30
Solenne Veglia Pasquale
Prima Santa Messa di Pasqua


PASQUA

Domenica 21 Aprile 2019


VOCOGNO
ore 10.30
Santa Messa cantata

N.B.: La Domenica di Pasqua non c'è la Messa delle ore 17 a Vocogno.

Lunedì di Pasqua
22 Aprile 2019
ore 10.30 S. Messa cantata

Cappella dell'Ospedale di Domodossola
ore 10.30
Santa Messa cantata

Lunedì di Pasqua
22 Aprile 2019
ore 10.30 S. Messa cantata

domenica 7 aprile 2019

Exinanivit


PRIMA DOMENICA DI PASSIONE


EXINANIVIT
Omelia di don Alberto Secci
Vocogno, Domenica 7 Aprile 2019

sabato 6 aprile 2019

Domenica delle Palme in rito tradizionale a Vocogno


DOMENICA DELLE PALME


VOCOGNO
14 Aprile 2019

ore 10.30
BENEDIZIONE DEGLI ULIVI
PROCESSIONE
SANTA MESSA CANTATA
[Canto del Passio]

N.B.: Questa Domenica non c'è la Messa delle ore 17 a Vocogno

______________________________________________

Cappella dell'Ospedale 
di Domodossola

ore 17.00 Santa Messa
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